Ho scelto di nascere da Amedea Giora, detta Miranda, e da Antonio Dal Prà, detto Sinedrio, nell'estate del '58; precisamente il 9 Luglio.
Com'era consuetudine oltre al mio bel nome, per cui ringrazio i miei genitori, con gioia porto il ricordo di mia nonna paterna, morta poco prima che io nascessi.
Maria, il suo nome, andava ad allattare bambini ricchi nati tra le mura affrescate veneziane.
Avrei voluto fare musica ma i colori ad olio, di una scatola arrivata per caso, ed il profumo della trementina mi hanno indicato la strada. Il percorso che avrebbe permesso di esprimere il mio sentire e di realizzare la mia vita artistica.
Con i miei lavori non voglio insegnare alcun che, né dare giudizi o morali.
Con queste tele imbrattate vorrei solo raccontare favole colorate, stuzzicare l'appetito per un pensiero libero da stereotipi, suggerire emozioni. In sintesi, io intono il "La", poi vai avanti tu.